trio
mia moglie, io e il giardiniere (1)
di malire
23.02.2017 |
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"Siiiiii - si lasciò cadere sul mio petto infilandomi la lingua in bocca..."
Mi chiamo Paolo 36 anni , quello che sto per raccontarvi è la storia realmente accaduta delle corna da me volute. Vivo in un palazzo alla periferia di una cittadina del nord'Italia, sono infermiere professionale e quello che guadagno mi consente di vivere una vita decorosa insieme a mia moglie Silvia 32 anni e alla nostra bambina, anche perché l'appartamento è di nostra proprietà. Ciò nonostante, Silvia ha deciso di andare a lavorare qualche ora al giorno presso la villa di una famiglia molto in vista e ricca della nostra città. Il suo compito consiste nel riordinare le camere, spolverare ecc... insomma tenere pulito la villa, al pranzo ci pensa la cuoca e del parco se ne occupa Giovanni un 60 enne ex agricoltore ora pensionato. Tra me, Silvia e la bimba regnava e regna una perfetta armonia, ero molto orgoglioso della famiglia che mi ero creato...finché un tarlo cominciò a farsi strada nella mia mente... fantasticavo immaginando mia moglie tra le braccia di un altro uomo e ogni volta avevo un'erezione pazzesca. Poco a poco cominciai a parlarne con Silvia, dicendole che mi piacerebbe mostrarla ad altri e che era ora che si vestisse meno da bigotta....ma niente la risposta era sempre la stessa "no". Figurarsi quando le proponevo di fermarci in uno di quei parcheggi per esibizionisti, oppure di entrare in cinema porno,così, giusto per curiosare un po.....ma niente la risposta era sempre "no", un no categorico,che non lasciava speranze. Poi cominciai a parlargliene mentre la scopavo e lì cominciò a cedere, specialmente quando le dicevo di immaginare le mani di un altro sulle tette, sul culo o tra le sue cosce, mi dava del porco, però si bagnava e godeva più del solito. Chissà perché una sera mentre cenavamo andammo a parlare del giardiniere, Silvia mi disse che era una persona garbata ed educata ma di poche parole, vedovo da tre anni, un figlio che viveva in un'altra città. Qualche volta lo avevo visto di sfuggita mentre aspettavo Silvia, alto, un fisico asciutto e muscoloso come spesso hanno gli agricoltori, la barba incolta su un volto dai lineamenti comuni, un viso da bonaccione. Chiesi a mia moglie - che tu sappia ha una donna? - no,...ha detto la padrona che da quando è rimasto solo non ha più cercato altre donne, se ne sta a casa, coltiva il suo orto e viene a curare il parco della villa - poveretto,chissà che voglia deve avere - risposi sorridendo, beccandomi ancora del solito porco che pensa solo a quello. Ma la sera a letto mentre scopavamo tornai alla carica - pensa se Giovanni avesse una fica come te che scopate si farebbe, scommetto che ti scaricherebbe litri di sborra sui peli e sulla pancia - ma la pianti con queste volgarità, stasera cosa ti prende?.. sei più porco del solito - mi prende che immagino la tua mano che impugna il cazzo di Giovanni e lo sega..... ecco cosa mi prende - era sopra di me, la sentii aprirsi dare due sculettate e poi - ssiiiiiii... sei un porcone.... siiiiii - si lasciò cadere sul mio petto infilandomi la lingua in bocca. - cazzo, era da tanto che non ti sentivo godere così forte,.....cos'è stato?.... il mio cazzo, o il cazzo di Giovanni che immaginavi di tenere in mano? - mi lanciò un cuscino sorridendo - ma la vuoi smettere con ste porcate sei proprio uno stronzo - prima di addormentarmi pensai ai progressi fatti, adesso almeno ne parlavamo e lei si eccitava. Per circa due mesi andai avanti così, mentre facevamo l'amore davo sfogo alle mie fantasie che quasi sempre avevano come tema il giardiniere, lei ascoltava lasciandomi fantasticare, ero persino arrivato a dirle che mi sarebbe piaciuto vederla scopare con lui, che lo vorrei vedere mentre viene sulle sue tette. In quell'occasione mi aveva ridato del porco, era da un po che non lo faceva, però aveva goduto tanto. Una sera le dissi - sai, adesso che comincia a fare caldo dovresti andare al lavoro un po meno vestita, magari con una camicetta,...così quando quando c'è Giovanni potresti sbottonarti un po e fargli vedere qualcosina, che ne dici ? - ma la tua è proprio una fissa, lo dici perché sai che non sarei mai capace di fare una cosa simile,...e poi t'immagini i padroni, bigotti come sono, se mi vedessero così discinta come vorresti tu - Passarono altre due settimane, una sera tornò dal lavoro tutta contenta, mi mostrò le chiavi della villa dicendomi che i padroni l'indomani sarebbero partiti per l'America dove avevano una figlia e due nipoti, si sarebbero assentati per due mesi e lei avrebbe dovuto andare a dare aria, a controllare e ad aprire nei giorni che doveva venire il giardiniere. In'oltre, per questa piccola responsabilità, sarebbe stata ben retribuita. La sera, per festeggiare tutti fuori a cena, io, Silvia, i suoi genitori e la bimba. La notte stavamo scopando - adesso potrai vestirti come vuoi, non ti vedrà nessuno - vedremo, adesso però continua che mi piace - fu la sua risposta. ero eccitato come un toro, la scopavo come non mai - ehi, come mai sei così focoso stasera, ...cos'è che ti eccita tanto e dì un po,.... non sarà che immagini Giovanni sbirciare il mio seno o le mie cosce ehhh ....dimmi - io stavo in silenzio concentrato a non venire mentre continuavo a pomparla - dai,...dimmi cosa vuoi che gli mostri,...dimmelo se vuoi che domani ti accontenti - voglio che gli mostri tutto,.... le tette,....le cosce....il culo e tutto il resto - mentre finivo la frase mi svuotai completamente dentro la sua figa. Dopo una doccia rinfrescante ci abbracciammo per dormire - e se poi vuole toccarmi, dimmi....dimmelo tu come mi devo comportare - cazzo..allora avevo vinto,..aveva intenzione di provarci - lascialo fare - risposi - lasciagli fare tutto ciò che vuole, poi mi racconti tutto - tu devi essere tutto matto,...ma ti amo e ti voglio accontentare.....ma solo per questa volta sia ben chiaro - poco dopo mi addormentai. Il mattino seguente tutto tranquillo, Silvia canticchiava mentre preparava il pranzo per noi due soli visto che la bimba era dalla nonna fino all'indomani, mangiammo in fretta, io avevo il turno dalle 14 alle 21. Anche mia moglie, alle 14 doveva recarsi alla villa per aprire al giardiniere,...dopo 20 minuti , finalmente uscì dal bagno pronta a partire - vado bene così ? - accidenti se andava bene, aveva una gonna estiva molto leggera e vaporosa, una camicetta rosa aderente sui fianchi e sul seno, l'aveva annodata in vita così che dalla camicetta alla gonna c'erano 10 cm di pelle nuda. Non potei fare altro che annuire mentre ci recavamo alle rispettive auto. Naturalmente sul lavoro non riuscivo a concentrarmi, il tempo non passava mai, mille pensieri si accavallavano nel cervello, pensieri osceni, pensieri erotici, pensavo a tutto fuorché ai degenti. Alle 19 la chiamai sul cellulare - amore sei a casa,.... stai bene - certo tesoro, sono appena rientrata, non ti preoccupare, sto bene.....molto bene.....benissimo - cazzo, cosa voleva dire, appena rientrata.... di solito tornava prima delle 17 e poi con quel " molto bene benissimo" che voleva dire, cazzo non ne potevo più.... chiesi un permesso per quelle ultime due ore e partii in quarta verso casa. - caro come mai a quest'ora?, non stai bene? - sto benissimo, ma non potevo più resistere, voglio sapere com'è andata - mi trascinò in camera da letto dicendomi di fare con calma che c'era tempo, lo prese in bocca che era già duro lo insalivò poi vi si impalò sopra, lo risucchiò tutto dentro la figa fradicia - adesso dimmi cosa vuoi sapere - tutto quello che è successo - è successo.....è successo... che adesso hai....hai....le corna, le hai tanto cercate e adesso le hai,.....sarai contento spero - dai dimmi cosa ti ha fatto, come ce l'ha grosso e come scopa - uuuummmm, quante domande, cosa vuoi che abbia fatto, appena ha visto come ero conciata deve aver capito subito cosa volevo anche perchè mentre aspettavo che arrivasse mi eccitavo sempre più allora mi sono slacciata tre bottoni dello spacco della gonna e due della camicetta. Quando mi ha vista è venuto verso me guardandomi fisso negli occhi mi ha solo detto che oggi faceva molto caldo, si è tolto la maglietta e mi ha messo le mani addosso, io non capivo nulla ero come paralizzata, incosciente, quando ho ripreso a connettere ero stesa a terra le gambe aperte e lui che mi stava infilando il suo grosso arnese nella fica. Ce l'ha molto grosso e lungo,....molto più del tuo e scopa molto bene sai,....è instancabile, abbiamo scopato per quattro ore e più - ma cosa ti ha detto, ..... lo hai preso in bocca,...lo hai cavalcato come fai con me,...ti ha leccata.....dai raccontami tutto,...voglio sapere tutto- ma amore,..... non posso raccontarti certe cose,...... mi vergogno ,...però ti posso dire che mentre mi scopava mi dava della puttana e della troia, ...tu non l'hai mai fatto,.... mi ha fatto tante cose che tu non mi hai mai fatto - dai racconta - nooo, t'ho detto che mi vergogno,....... sai cosa mi ha anche detto? - cosa - che tu devi essere proprio un gran pervertito a mandare tua maglie a farsi sbattere da un altro e se ti piacciono le corna si è detto disponibile a fartene tante e io sono d'accordo con lui. - ma non gli avrai detto che sono stato io a spin...- certo che glielo detto, mica potevo passare da troia solo io, io c'ho messo la figa e tu la faccia- per tutto il tempo era rimasta impalata sul mio cazzo senza muoversi, io l'avevo riempita di sborra solo ascoltandola. Adesso era stessa al mio fianco con l' uccello moscio in mano - mi ami ancora? - certo amore mio, ti amo ancor più di prima - vuoi ancora sapere tutti i particolari? -ssiiii- allora dovrai chiederli a Giovanni, lui era molto più lucido di me e ti racconterà tutto nei minimi dettagli, mi ha dato il suo cellulare,...se vuoi lo chiamo - ma no dai...sei matta,....poi che gli dico,....come si è trovato a scopare mia moglie?,..... ummm, perché no,....guarda che sa tutto, gli ho raccontato delle tue fantasie mentre mi scopavi, gli ho pure detto della voglia che hai di vedermi scopare con un'altro,.....e poi me l'ha detto lui di chiamarlo se volevi chiarimenti sul nostro pomeriggio ,......è stato molto gentile,...non trovi?.....adesso lo chiamo - non feci in tempo a fermarla, la chiamata era già partita..........
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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